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Anche
quest'anno, il giorno dell'epifania siamo
andati dai nostri amici senza casa del dormitorio
di via De Blasiis.
E'
ormai una piacevole consuetudine, un ritrovarsi
amichevolmente per scambiarci gli auguri
del nuovo anno ed un regalino per la Befana.
La
serata è iniziata con la celebrazione
liturgica attentamente seguita da tutti
gli ospiti e gli amici della parrocchia:
anche gli amici musulmani sono stati presenti
ed attenti a tutti gli aspetti della celebrazione.
Poi
sono stati preparati i tavoli per la cena,
con
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tovaglie
colorate a fiori ed una candelina rossa accesa:
il segno della festa, in un ambiente in genere
molto spoglio.
Durante
la preparazione abbiamo salutato i vecchi
amici, ci siamo intesi con gli amici non italiani
un po' a gesti, o con qualche parola stentata
in altre lingue, ma ci siamo capiti subito:
ci auguravamo a vicenda un nuovo anno ricco
di vita, di novità positive.
Con
alcuni di loro ci eravamo visti il giorno
di Natale, al pranzo della comunità
di s. Egidio
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nella
basilica dei ss. Severino e Sossio, seduti
allo stesso tavolo.
Molti
degli extra comunitari vivevano per la prima
volta la festa cristiana del Natale, ed hanno
seguito stupiti l'arrivo di babbo natale,
ed ancora più meravigliati quando a
loro, proprio a loro, è arrivato un
pacco con un maglione, una sciarpa, dei dolciumi.
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A
Napoli fa molto più freddo del loro
paese di origine, ed il dono era quanto mai
indicato.
Con
gli altri ospiti, quelli "vecchi"
del dormitorio, c'è stata subito intesa.
Ormai
sono alcuni anni che ci frequentiamo, vuoi
per un caffè la domenica mattina, vuoi
per la cena periodica che facciamo insieme.
Le
iniziali diffidenze sono state spazzate via
da una confidenza maggiore,alcuni ci confidano
la loro vita, le loro pene.
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E
se necessario, ci chiedono di procurare loro il
pacchetto di sigarette, perché, come ha detto
un amico: "chi è fumatore lo sa, senza
non si può stare per molto"
E se la giornata è andata male non ci escono
i soldi neanche per mezzo pacchetto, allora
.
E' una amicizia che cresce con il tempo, che è
cresciuta senza neanche che ce ne accorgessimo.
Nessuno di noi avrebbe mai pensato la prima volta
che ci avvicinammo al dormitorio di giungere a tanto
affetto.
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Ma
neanche gli stessi ospiti forse avrebbero
pensato a questa evoluzione dell'amicizia
che ha contagiato anche loro. I motivi di
litigio tra di loro sono diminuiti, si guardano
con occhio diverso, una maggiore tolleranza
e simpatia circola tra di loro.
Ci
chiamiamo per nome, ci salutiamo quando ci
incontriamo per caso per strada, un amico
poeta ospite del dormitorio ci regala attimi
di eternità con le sue composizioni.
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Ma
forse ho divagato un po' e non vi ho raccontato
del resto della festa: dopo i dolci è arrivata
la befana, (mica tanto befana però) con pacchi
dono per tutti, con quella
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cura
e quell'amore che non viene da noi: ad ognuno
il maglione della sua taglia o le calze del
suo numero, un segno di affetto per un amico.
Dolci,
spumante, cioccolata, una befana in piena
regola per un gruppo di amici che ha deciso
che vale la pena di rivedersi ancora per stare
in pace ed allegria intorno ad un tavolo a
mangiare e chiacchierare, con affetto.
Al
più presto sarà operativa la
nuova sala da pranzo del dormitorio, così
da permetterci di cucinare qualcosa di particolare
e di sedere tutti con più spazio e
comodità.
Nell'attesa,
un arrivederci al più presto, con un
po' di nostalgia.
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