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parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Nuovo Testamento
Lettera di Giuda
 
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Introduzione
 

Giuda, fratello di Giacomo

L'autore della lettera di Giuda si dichiara fratello di Giacomo, comunemente identificato come "fratello di Gesù": non è quindi Giuda Taddeo, l'apostolo, poiché, nel caso lo fosse stato, non avrebbe mancato di indicarlo.

Come parente di Gesù l'autore godeva di grande stima nella chiesa primitiva, per cui poté rivolgere autorevolmente questo breve scritto a comunità che certo lo conoscevano e che, con ogni probabilità, erano composte da giudeo-cristiani residenti nell'area siro-palestinese.

Non si dice chi fossero questi destinatari, ma la loro fede era in pericolo per l'insorgere del movimento gnostico, di cui alcuni si lasciavano influenzare, che negava la divinità di Cristo e si mostrava piuttosto condiscendente verso costumi licenziosi (vv. 4.7).

Considerando che questo movimento forse era ancora agli inizi (vv.4.12), si può dedurre che l'autore scrisse probabilmente verso gli anni 80, prima della seconda lettera di Pietro, che sembra dipendere da questa.

La lettera è scritta in un greco molto dignitoso; si è perciò pensato che anche questo scritto, come la prima e la seconda lettera di Pietro, non sia opera letteraria di un autore palestinese, ma di qualche discepolo o collaboratore di origine ellenistica.

Il punto principale su cui l'autore richiama l'attenzione è la fede: da conservare come la si è ricevuta dagli apostoli (vv.3.5.17), da vivere nello Spirito Santo e da esercitare nella carità (vv. 20-22).

È pure particolarmente sviluppato l'insegnamento relativo agli angeli, che l'autore distingue in buoni e cattivi (vv. 6-9).