Gesù ci parla della preghiera

Per Gesù è importante pregare.

Ci ricordiamo di quante volte abbiamo letto nel Vangelo che Gesù si ritirava a pregare. A volte dopo una giornata trascorsa tra la gente la sera si fermava a pregare fino a notte. Per questo invita noi ad avere un tempo ogni giorno per rivolgerci a lui, dopo aver letto una pagina del vangelo.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Luca al capitolo 18, versetti da 9 a 14:

Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:

«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé:

«O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo».

Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore».

Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Ma mentre ci chiede di pregare ogni giorno, ci insegna anche come pregare.

Non possiamo pregare bene, se nel nostro cuore ci sono pensieri contro gli altri, se guardiamo gli altri e li giudichiamo, oppure li prendiamo in giro, li disprezziamo come vediamo che tanti fanno verso gli stranieri, gli zingari, le persone molto anziane che non ce la fanno a camminare.

Gesù ci chiede di togliere dal nostro cuore tutti questi comportamenti che ci separano dagli altri, e ci chiede di imparare

E la nostra preghiera certamente arriverà a Lui.