Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
03 Aprile 2011 -
4a Domenica di Quaresima/A

parrocchia san gennaro all'olmo - napoli - se vuoi scriverci questo è l'indirizzo: mariano@psgna.org

Gesù si ferma davanti ai poveri.

Gesù rende belli ed importanti tutti gli incontri.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Giovanni al capitolo 9 versetti da 1 a 9:

1 Gesù passando, vide un uomo cieco dalla nascita, … 6 sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe» - che significa Inviato.
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
8Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?».
9Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».

La prima cosa che ci colpisce è questa:

Gesù passando vede un uomo cieco fin da quando è nato e si ferma davanti a lui.

Gesù non passa davanti ai poveri senza fermarsi, continuando ad andare per i fatti suoi. Noi invece tante volte i poveri nemmeno li guardiamo.

Gesù si commuove davanti a chi soffre. Pensate a quest’uomo che non ci vedeva e c’era bisogno sempre di qualcuno che lo accompagnasse. Gesù non lo conosceva, ma lo vede e si ferma, perché Gesù è uno che vuol bene. E quando uno vuole bene, non dice: che me ne importa? Oppure va avanti per i fatti suoi.

Ma cerca di aiutarlo.

E Gesù, che ha un grande amore per tutti, lo aiuta come solo lui poteva fare.

Con della saliva impastata col terreno, fa come una crema scura e gliela mette sugli occhi. È come uno che vuol dare quello che ha dentro, vuole dare tutta la sua forza, il suo amore, all’altro.

Poi gli dice: adesso va a lavarti nella piscina di Sìloe. Era una piscina vicino al tempio, dove gli ebrei prima di entrare a pregare, si bagnavano come segno di purificazione per presentarsi a pregare davanti a Dio.

E quell’uomo cieco ascolta le parole di Gesù e fa quello che Gesù gli dice. Va alla piscina, si lava e poi torna indietro, ma ora da solo, con i suoi passi, perché ora ci vede.

La gente intorno non capisce che la forza di amore di Gesù, il grande amore, può fare miracoli. Pensa che non sia lui quella persona che ora cammina da sola perché ci vede. Alcuni dicono: è lui! Altri dicono: no! Ma è uno che gli somiglia. E invece quell’uomo dice chiaramente: Guardate che sono proprio io, sono quello che prima stava per terra a chiedere l’elemosina, perché non ci vedevo e non potevo lavorare.

Due cose impariamo da questo episodio del Vangelo:

Prima cosa: Gesù ci insegna a fermarci davanti a chi è povero e ha bisogno di aiuto. Per fare questo, bisogna avere amore nel proprio cuore. E più c’è amore nel nostro cuore, più ci interessiamo agli altri, specialmente quando sono deboli e bisognosi. Pensiamo anche ai nostri compagni di scuola o di gioco: non lasciamo solo e indietro quello che è meno bravo, quello che non ha capito bene la lezione.

Anzi, facciamoci vicino a lui e aiutiamolo.

Seconda cosa: anche noi siamo ciechi. Non nel senso che non ci vediamo con gli occhi. Noi ci vediamo e ci vediamo anche bene. Ma siamo ciechi di cuore, nel senso che le cose e le persone che ci piacciono le vediamo e ci interessiamo a loro. Ma certi altri è come se non li vedessimo. Pensiamo ai poveri che vivono per strada e non hanno da mangiare. Alcune volte ci ricordiamo di loro e portiamo delle cose da cucinare che alcuni genitori poi preparano e le portano a sera andando da loro.

Ma ci sono altre volte che noi ci dimentichiamo di portare la domenica delle cose che possono aiutare ad avere qualcosa da mangiare anche i poveri. Ci dimentichiamo perché abbiamo poco amore. Chiediamo a Gesù di farci crescere nell’amore e vedrete che ci ricorderemo dei poveri e porteremo delle cose buone per loro.

"Và a lavarti alla piscina di Siloe".


Preghiera a Gesù

Caro Gesù,

purificami con la tua saliva e fammi crescere nel tuo amore.