Gesù resta in mezzo a noi con il suo Spirito.

Sono passati 40 giorni dalla Pasqua. Gesù varie volte si è mostrato ai discepoli.

Essi erano contenti, ma avevano ancora dei dubbi: se era veramente Lui, che era risorto, oppure era un fantasma.

Gesù li ha rassicurati e ha continuato a farsi vedere altre volte.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Matteo al capitolo 28 versetti da 16 a 20:

16Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Ora, al termine dei quaranta giorni, egli ha dato un appuntamento agli Undici (ora sono undici perché Giuda se ne era andato e poi si era ucciso).

Un appuntamento su un monte della Galilea, da dove era iniziata la loro avventura bella con Gesù.

E da lì, dopo aver detto loro di far sapere a tutto il mondo di lui e del suo vangelo, sotto i loro occhi viene portato in cielo.

Gli apostoli pensano che sarebbero rimasti soli. Ma Gesù ha detto loro:
Non vi preoccupate, io vi manderò dal cielo lo Spirito Santo, una forza di amore, che vi renderà capaci di parlare a tutti di me, e anche di andare in tutto il mondo.

Pensate: quegli undici non erano esperti del mondo, non avevano potuto studiare, non avevano viaggiato fuori della Palestina che era un territorio piccolo, poco più grande della nostra regione, la Campania.

Come avrebbero potuto fare quello che ha detto loro Gesù? Andate in tutto il mondo e fate discepoli – cioè miei seguaci – tutti i popoli.

Eppure questo si è realizzato, il vangelo attraverso i secoli è arrivato in tutto il mondo e fino a noi. E anche noi ora conosciamo Gesù e il suo vangelo.

Ma abbiamo bisogno di comprendere in maniera più chiara e profonda chi è veramente Gesù.

Per questo anche noi dobbiamo invocare lo Spirito Santo, questa forza di amore che ci riscalda il cuore e illumina la nostra mente.

Preghiamo in questa settimana che ci prepara alla festa di domenica prossima, la festa dello Spirito Santo, la Pentecoste, chiedendo a Gesù che anche su di noi, durante la liturgia di domenica prossima, egli faccia scendere il suo Spirito Santo, che ci renda capaci di comprendere l’amore di Gesù, ed amare gli altri con la forza del suo grande amore.