Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
20 Novembre 2011 -
Festa di Cristo re dell'universo -
34a Domenica Tempo Ordinario/A

parrocchia san gennaro all'olmo - napoli - se vuoi scriverci questo è l'indirizzo: mariano@psgna.org

Gesù misura tutto con l'amore.

Oggi è l’ultima domenica dell’anno della Chiesa, un anno scandito degli incontri settimanali con Gesù e dalle feste che celebriamo ricordando quello che ha detto e ha fatto per metterlo in pratica nella nostra vita.

Da domenica prossima inizia l’anno nuovo della Chiesa, con la preparazione al Natale attraverso il periodo delle quattro settimane che lo precedono, un tempo chiamato “Tempo di Avvento”, che significa tempo della venuta (di Gesù).

E il vangelo di oggi, possiamo dire che è il riassunto, la sintesi di tutto quello che Gesù ci vuole chiedere.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Matteo al capitolo 25 versetti da 31 a 46:

Gesù disse ai suoi discepoli
31Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi».
37Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». 40E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».
41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato».
44Anch'essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». 45Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me».
46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

 

Già altre volte abbiamo detto che la cosa più importante per Gesù è volere bene: non solo a quelli della nostra famiglia o ai nostri parenti e amici, ma a tutti, specialmente a quelli che sono lasciati soli, in disparte.

Ma oggi Gesù ci dice qualcosa di più preciso e di più chiaro. Molto importante.

Egli ci dice che ogni volta che noi facciamo un piccolo gesto di aiuto verso un povero, questo piccolo gesto è fatto a lui direttamente.

Sentiamo le parole di Gesù: ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi.
Le persone di cui parla il Vangelo, dinanzi a queste porole, chiedono: quando mai, Signore, ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato e ti abbiamo aiutato?
E Gesù risponde: io sono l’affamato, l’assetato, lo straniero, o il malato che tu hai aiutato. Perché ogni volta che voi avete fatto qualcosa per aiutare questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

Capite? Gesù dice che i poveri, i bisognosi, gli stranieri, sono  i suoi fratelli più piccoli.

Quindi: ogni volta che noi facciamo una visita o aiutiamo un povero, Gesù dice: questo l’avete fatto a me.

Domenica prossima abbiamo una occasione bella: stare insieme ad alcune persone a cui Gesù vuole molto bene: sono le persone disabili, alcuni che hanno difficoltà a parlare, a camminare o a scrivere. Ma sono molto capaci di voler bene. E domenica siamo invitati tutti in Cattedrale, al Duomo, dove assieme al Cardinale e a padre Mariano, ci stringeremo attorno a questi amici, alcuni dei quali riceveranno il sacramento della Cresima.

"Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me".


Preghiera a Gesù

Gesù, una volta ho aiutato un povero e li mi sono accorto che c'eri tu.

Gesù, aiuta i poveri, però dobbiamo anche noi voler bene ai poveri e li dobbiamo aiutare.