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san Gennaro all'Olmo - Napoli
Anziani
La vacanza senza età ....

l'amicizia rende possibile la vacanza tra le diverse età

 

La costiera sorrentina è un posto incantevole, dove si possono trascorrere ore di vero riposo tra il verde delle colline e l'azzurro del mare.

Sulla costiera, in una frazione di Vico Equense che si chiama Pacognano c'è una struttura residenziale

 

dei Padri Salesiani che può accogliere persone e gruppi che desiderano un luogo tranquillo, adatto a trascorrere il tempo in serenità e anche nella riflessione.

Qui, sul finire del mese di luglio, alcuni dei nostri amici anziani hanno trascorso in compagnia una settimana di riposo, insieme con altri amici della Comunità di Sant'Egidio.

A luglio e ad agosto tutti desiderano una breve vacanza, ma non sempre è facile realizzare questo desiderio, soprattutto quando l'età e la solitudine non permettono una grande autonomia: per gli anziani che già durante l'anno vivono soli, in casa propria o in un Istituto, è difficile fare progetti e immaginare giornate estive un po' diverse da quelle di tutto il resto dell'anno.

Ma quando si può contare sulla compagnia di altre persone, sulla loro vicinanza e su uno scambio di affetto e di amicizia, diventa possibile fare cose che altrimenti sarebbero molto difficili: insieme con altri amici più giovani per un gruppo di noi si è realizzata l'occasione di una breve vacanza in una bella località panoramica.

In un mondo che sempre più spinge all'individualismo, alla solitudine, alla supremazia della convenienza e del denaro, è dunque possibile andare controcorrente per dare spazio all'amicizia, alla speranza e alla riflessione.

Persone tra loro diverse per abitudini, per età, per interessi, possono trovare qualcosa in comune perché danno la stessa importanza allo stare insieme: insieme è stato possibile allontanarsi da Napoli in un periodo di grande caldo.

Grazie alla compagnia di persone amiche, per altri anziani che vivono in Istituto è stato possibile passare una giornata a Pacognano insieme con quelli che si trattenevano lì da alcuni giorni.

Per qualche ora o per qualche giorno è stata così messa da parte la solitudine: in un clima fresco e riposante tutti si sono sentiti circondati da affetto e da attenzioni, riuscendo per un po' a superare i limiti imposti da un corpo ormai debole.

Nello stare insieme si è realizzato un clima di comunicazione, fatto di svago, ma anche di riflessione.

Ai momenti serali di festa, con canzoni, musica e scenette, si sono alternati momenti di riflessione.

Anche gli anziani sono curiosi di conoscere il mondo che li circonda, sia vedendo luoghi e persone, sia ascoltando notizie sulle parti del mondo in cui si soffre a causa della guerra, della fame, dell'Aids. Gli anziani che spesso hanno sperimentato direttamente alcune situazioni difficili, dalla guerra ai problemi di salute, sono infatti sensibili alle sofferenze delle persone meno fortunate e riescono a provare un'autentica spinta di solidarietà verso il prossimo che soffre.

Nei giorni trascorsi insieme, perciò, i nostri amici hanno ritrovato la dolcezza del non sentirsi soli: e questo è già un risultato importante, in un periodo in cui sono tanti gli anziani che affrontano l'estate in solitudine.

Per raggiungere questo risultato non sono stati necessari grandi mezzi e grandi organizzazioni, ma sono stati sufficienti pochi mezzi, in particolare è stato importante che alcune persone abbiano trovato il tempo per stare l'una

accanto all'altra e per offrirsi scambievolmente qualche parola di amicizia e un po' di compagnia: i più giovani hanno fatto compagnia ai più anziani e, quando necessario, li hanno aiutati, per esempio, negli spostamenti o nel salire per le scale, ma anche gi anziani hanno dato molto ai più giovani, con le loro parole, con i loro ricordi, con la loro vitalità e con la loro speranza.