parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
Anziani
Avanti! C'è posto!

E' aumentato il numero degli anziani nella nostra società
A volte sembra che diano fastidio ... perché non hanno più un ruolo,
un compito, un lavoro ...

 

È da alcuni anni che noi, un gruppo di anziani - si è iniziato con 7-8 persone e ora siamo diventati 25 in età compresa fra 65 e 92 anni - abbiamo cominciato a ritrovarci ogni settimana per leggere il Vangelo assieme e ascoltare quanto il Signore ci dice e ci fa comprendere.

Capite bene che attorno al Vangelo nasce un'amicizia diversa e profonda: si crea un clima di fiducia, di ascolto vicendevole, di interesse per quello che accade nel mondo intorno a noi, vicino e lontano.

Nei giorni scorsi abbiamo scelto di trascorrere due giorni assieme in uno stesso luogo. Il monastero delle Benedettine di Mercogliano (AV) è stato per noi un ambiente accogliente che ci ha permesso di fermarci a riflettere e pensare al futuro che il Signore ci mette innanzi.

La parabola del buon samaritano l'abbiamo riletta e sentita molto vera per noi. Perché il Signore ha visto la nostra condizione di anziani, le nostre giornate prevalentemente vuote, le amicizie che si diradano man mano che diventi più anziano.

E il Signore si è fermato accanto a noi, ci ha presi con sé e ci ha condotto all'albergo, dove delle persone si sono prese cura di noi.

L'albergo per noi è la comunità che vive all'interno della nostra parrocchia: adulti e giovani che vogliono vivere mettendo in pratica il Vangelo.

E ci hanno accolto, ci hanno detto che c'era un posto particolare per noi. Così è nato

un legame fra generazioni diverse, fra adulti e anziani, assieme ai giovani.

Abbiamo conosciuto da vicino che la compassione del Signore per gli uomini è molto concreta, è uno sguardo di chi ti vuole bene, è una vicinanza, è un affetto che si manifesta in tanti modi

concreti. In questi due giorni ci siamo interrogati sulla condizione degli anziani oggi.

La vita in questi ultimi decenni, nel mondo occidentale, si è allungata e il numero di anziani è aumentato.

Ma sembra che il mondo di oggi cominci a provare fastidio per tanti anziani.

"Tu sei qualcuno, in questa società se hai un ruolo, un compito, un lavoro; sei qualcuno se interessi a qualcuno, altrimenti non sei nessuno".

Per questo pensiamo che se noi, piccolo gruppo, siamo stati avvicinati dal Signore, liberati dalla nostra solitudine, dobbiamo a nostra volta farci vicini a quelli che sono ancora soli, o vivono negli istituti per anziani; e poi sentiamo anche che non possiamo rinchiuderci su noi stessi, sui nostri problemi, chiudendo gli occhi sugli altri.

L'amore del Signore per ciascuno di noi ci fa comprendere che la vita di ognuno è un valore. Conosciamo tutti i comandamenti e anche il quinto comandamento che dice: "Non uccidere".

Noi stiamo comprendendo che si può uccidere in tanti modi: l'indifferenza uccide, la solitudine uccide, il disprezzo uccide, l'assenza

di amore come pure di scopi e di speranza uccide.

Se in questa stagione della nostra vita sentiamo più che mai che ricevere amore fa vivere, a nostra volta possiamo e dobbiamo dare amore per aiutare altri a vivere. Abbiamo

visto che questo è stato possibile tutte le volte che ci siamo recati in un Istituto per anziani per stare un po' insieme, altre volte per giocare a tombola, altre volte per pregare insieme.

Ci stiamo rendendo conto sempre di più che anche quando si è anziani si può lavorare per gli altri, anche per popoli lontani o per aiutare altri anziani a vivere.

Per questo abbiamo fatto un piccolo sogno che pensiamo si potrà realizzare presto: allestire in parrocchia una stanza dove ritrovarci una volta a settimana per rammendare e stirare biancheria e vestiti per i detenuti del carcere.

Stiamo mettendo a punto il piccolo progetto e saremo contenti di farlo sapere appena andrà in attuazione.

Sentiamo molto vere per noi le parole che Gesù disse a Nicodemo: che anche quando si è vecchi si può rinascere.